E così anche tu hai letto un po' di cose su questa crescita personale e ti sei messo in testa di fare qualche cambiamento. Pensi che potresti essere più produttivo nel tuo lavoro. O vuoi una buona volta cominciare a meditare, o a fare sport. Vuoi imparare come organizzarti meglio, o come acquisire qualche buona abitudine.

Hai letto un paio di articoli, un buon libro, e ti sei dato da fare.
Per un po' è andata alla grande, ti sembrava di avere ingranato, hai cominciato a vedere qualche piccolo risultato. Poi però l'entusiasmo si è sgonfiato, hai perso qualche colpo, non eri più tanto convinto.
Prima di sei fermato, poi sei tornato indietro, esattamente al punto di partenza. Hai pensato che certe cose non fanno per te.

E adesso fai fatica a ricordare cosa ti era successo in quello strano momento della tua vita, quando ti era sembrato di potere davvero fare qualche cambiamento positivo. Qualcosa nell'ingranaggio non ha funzionato a dovere. Eppure sembrava tutto così chiaro...

Meccanismi orologio

Spesso gli esperti di crescita personale ti insegnano una tecnica. Per esempio un modo per migliorare la produttività, o per cambiare le cattive abitudini con quelle buone, o per affrontare le situazioni stressanti sul lavoro. Spesso - ma non sempre - si tratta di buone tecniche, anche semplici da applicare. Eppure a volte non funziona. Semplicemente non riusciamo a metterle in pratica per il tempo minimo necessario a produrre qualche risultato.

Più volte mi sono domandata come mai. Perché a un certo punto ti senti sereno e motivato, e cominci ad applicare le tue brave strategie, e poco dopo molli tutto?
Ho provato a dare qualche risposta e ho fatto la mia lista degli errori.
L'ho buttata giù dando del tu a chi legge, ma la verità è che il primo destinatario della lista sono io stessa. Mi serve per tenere bene a mente dove il terreno tende a diventare scivoloso ed è opportuno procedere con cautela, e spero che allo stesso modo possa aiutare chi passa da queste parti ;)

1. Ti aspetti un cambiamento lineare

Il miglioramento non è mai una strada diritta. È relativamente facile definire un obiettivo, immaginare il modo di raggiungerlo, e muovere i primi passi.
Fino qui può sembrare che tutto proceda come da manuale.
Ma il cambiamento è difficile. Succede di fare un passo avanti e due indietro (o almeno sembra che sia così). O di imboccare la strada più lunga e tortuosa. O di perdersi del bosco.
Quando ti raccontano la storia di tizio che un bel mattino si è svegliato, ha capito due o tre cose importanti nella vita, e da quel giorno tutto è cambiato, ti stanno raccontando, appunto, una storia. Non che siano balle, sono solo narrazioni che semplificano e tolgono di mezzo tutto quello che non è funzionale al messaggio che vogliono trasmettere. La vita vera, soprattutto la tua, è un'altra faccenda e non somiglia a un'autostrada.

2. Cerchi la perfezione

Stai cercando di cambiare, e questo è già difficile. Ti sei pure messo in testa di essere perfetto? La perfezione non esiste, e ricercarla in tutto quello che fai produce solo due risultati: immobilismo e insoddisfazione.
Il perfezionismo è quello che non ti fa presentare agli esami perché non ti senti abbastanza pronto, che non ti fa partire con un certo progetto perché ancora non hai pianificato bene tutte le tue mosse, che ti fa sentire scontento quando arrivi alla fine di un lavoro perché avresti potuto farlo meglio.
Il perfezionismo va bandito. Se proprio c'è un ambito della vita (massimo due) in cui vuoi a tutti i costi fare le cose al massimo, allora non cercare la perfezione, ma cerca l'eccellenza.
L'eccellenza si raggiunge con la pratica, e per fare pratica bisogna appunto agire: produrre risultati altamente imperfetti e migliorarsi strada facendo.

3. Vuoi cambiare tutto assieme

Questo errore può essere collegato a quello precedente. Siccome vuoi essere perfetto, ora che hai scoperto questa faccenda della crescita personale vorresti mettere in pratica tutto assieme.
Migliorare produttività, relazioni, gestione dello stress, organizzazione sul lavoro e in casa. Cambiare quattro o cinque abitudini tra oggi e domani.
Mettere troppa carne al fuoco in questi casi è il modo migliore per fallire su tutti i fronti.
Semplicemente perché non ce la fai. Rassegnati, non sei superman e nemmeno wonder woman. Ti serve pratica, ti serve tempo, ti serve sperimentare. Meglio prendere una cosa alla volta, un piccolo obiettivo, una nuova abitudine. Curarla, innaffiarla come fosse una piantina. Occuparsi solo di questo. E darsi tempo.

4. Non ti conosci abbastanza bene

Certo, hai passato tutta la vita in tua compagnia: chi altri ti conosce meglio di te? Giusto. Se non fosse che noi esseri umani dell'epoca moderna siamo maestri nel celare a noi stessi le verità più scomode. Abbiamo tutti delle zone d'ombra. Difetti grandi e piccoli, paure, emozioni negative ricorrenti, limiti, bisogni insoddisfatti.
Se non hai ancora imparato a guardare con chiarezza a questi aspetti della tua personalità, è facile finire con lo sbattere sempre addosso allo stesso muro. Ottimo a questo proposito l'articolo Conosci te stesso sul blog EfficaceMente.
Raggiungere una grande chiarezza riguardo ciò che sei, nel bene e nel male, ti aiuta a lavorare sui tuoi limiti e superarli. Oppure a capire che su certe cose proprio non ce la fai, e quindi ad accettarli. Ma prima di capire se l'ostacolo lo salti o se ti blocca, devi vederlo.

5. Non ti accetti per quello che sei

Prima di capire cosa vuoi cambiare della tua vita, e come puoi farlo, c'è un'altra domanda più importante: perché vuoi cambiare? Se la risposta sotto sotto è: voglio cambiare perché sono convinto di essere sbagliato allora bisogna fare un passo indietro.
Io sono convinta che non c'è nessun cambiamento, nessun miglioramento e nessuna felicità possibile se prima non accetti te stesso per come sei. Non è un caso se la tagline di questo blog è: apprezzare quello che sei per diventare quello che desideri.

Se sei troppo critico con te stesso, se ti senti un fallito, se nulla di quello che hai costruito nella vita ti sembra buono, se sei profondamente scontento di tutto... be' con queste basi è molto difficile trovare l'energia per mettere in moto cambiamenti positivi.
Accettare te stesso, il tuo presente, essere grato per quello che hai (tanto o poco che sia) è necessario per potere definire e raggiungere ulteriori obiettivi.
Puoi partire solo da quello che sei e non da un te stesso ideale che esiste solo in un futuro ideale quando la vita finalmente sarà rosa.
Molto utile a questo proposito, se leggi in inglese, The Little Book of Contentment di Leo Babauta (si scarica gratis).

6. Ti arrendi troppo presto

Ricordi il punto 1 di questo articolo? Ecco, il percorso, oltre a non essere lineare, è pure pieno di ostacoli. Diciamo per esempio che hai appena avviato un tuo progetto personale. Sei partito pieno di entusiasmo. Poi hai passato una fase leggermente calante in cui sei stato assalito da dubbi e ti sei fatto la fatidica domanda: ma chi me lo fa fare?
In questa fase calante potrebbe presentarsi una difficoltà imprevista. Qualcosa non è andato per il verso giusto, magari la sfortuna ci ha messo lo zampino. E visto che anche tu non sei esattamente al culmine della motivazione... zac quello che era solo un incidente di percorso si trasforma in un muro insormontabile. Ti convinci che è tutto inutile, che non sei capace, che non serve a niente... e molli il colpo.
Non sto dicendo che si debba insistere all'infinito. Può essere che prima o poi verrà il momento di gettare la spugna. Ma quel momento non sarà di certo alla prima difficoltà, e nemmeno alla seconda (e manco alla terza).

Io questi sei errori li ho fatti tutti, e se mi distraggo continuo a farli.
Sono sicura poi che se ci penso mi vengono in mente almeno altri due o tre errori da aggiungere. Ma mi fermo qui.
Se ti va puoi continuare tu la lista, condividendo i tuoi errori nei commenti ;)

(L'immagine è di martinak15 via Flickr).