Secondo lo psicologo Robert Emmons, la gratitudine può avere un ruolo importante anche per aiutarci a tenere a bada l'ansia.

Tratto dal suo The Little Book of Gratitude (Il piccolo libro della gratitudine), ecco un piccolo elenco di cose da fare e da non fare per mettersi in salvo dall'ansia.

Prima però una piccola premessa. Nel leggere questa lista potresti pensare cose del tipo: sì ma la mia vita non è così; sì ma le emozioni che provo io sono altre; sì ma a me non sembra affatto che gli altri facciano delle cose per me; sì ma tutto questo a me sembra una forzatura.

È vero, è tutto vero. Se stai attraversando un momento pesante della tua vita, se devi affrontare grandi difficoltà, se sei una persona tendenzialmente ansiosa o pessimista, questi discorsi sulla gratitudine potrebbero sembrarti inutili, se non addirittura fastidiosi. Lo capisco perché è stato così anche per me.

Ricordati però questo: non si tratta di pensiero positivo. Nessuno sta dicendo che i guai vanno minimizzati e che dobbiamo sentirci grati e felici di qualsiasi cosa ci sia capitata. Coltivare la gratitudine non significa negare la realtà del dolore e della sofferenza.

Significa provare a orientare la propria attenzione anche altrove. A ritrovare un po' di equilibrio nel nostro modo di guardare alle cose, soprattutto a quelle che tendiamo a considerare scontate. Uno dei punti della gratitudine è proprio questo: contrastare la naturale tendenza che abbiamo tutti ad abituarci a ciò che ci procura benessere, a darlo per scontato, per garantito.

Detto questo, ecco i sei modi con cui coltivare la gratitudine può aiutarti a tenere lontana l'ansia.

1. Spostare l'attenzione da noi stessi agli altri

Focalizzando l'attenzione sulla generosità delle altre persone, la gratitudine ci aiuta a sentirci maggiormente accuditi e supportati dalle persone che ci stanno attorno. Se riusciamo a non dare per scontato l'aiuto che riceviamo dagli altri, riusciamo anche a sentirci meno isolati e minacciati.

2. Focalizzarci su ciò che abbiamo ricevuto

Possiamo scegliere se focalizzare la nostra attenzione su quello che abbiamo o su quello che ci manca. Nel primo caso rafforziamo la sensazione che la nostra vita abbia valore. Se invece la nostra modalità di pensiero ci porta sempre verso quello che ci manca, aumenterà il nostro senso di insoddisfazione verso la nostra vita.

3. Riconoscere le emozioni che proviamo

La gratitudine è in grado di stimolare altre emozioni positive, come gioia, soddisfazione, speranza. Assumere una prospettiva di gratitudine nei confronti della vita ci aiuta a fronteggiare meglio l'insicurezza e tutte le situazioni che possono scatenare l'ansia.

4. Non confrontarsi con gli altri

Confrontarsi di continuo con le persone che crediamo essere più fortunate di noi produce molta insicurezza. Se proprio dobbiamo fare dei confronti, allora proviamo a pensare a come sarebbe la nostra vita se non avessimo le cose che oggi abbiamo e che ci danno piacere, ci proteggono, ci fanno stare bene.

5. Non vivere nell'invidia e nel risentimento

La gratitudine ti protegge da quelle emozioni che conducono all'ansia. Se riesci a sentirti grato sarai anche meno invidioso di quello che hanno gli altri e meno risentito nei confronti della vita.

6. Non isolarsi dagli altri

Il bisogno di contatto e di connessione con gli altri è molto radicato in ognuno di noi. Avere tempo per se stessi e fare le cose da soli è importante e può essere molto rilassante e rigenerante, ma il senso di isolamento è dannoso. Coltivando la gratitudine impariamo anche a sentirci maggiormente connessi agli altri.