Il successo è un atto di equilibrio: tra la soddisfazione interiore e il riconoscimento esteriore, tra il raggiungere gli obiettivi e l'essere in grado di mollare. Barbara Stockl

Hai presente quando senti che l'insoddisfazione prende il sopravvento?
Cominci a domandarti chi sei, cosa diavolo stai facendo della tua vita, perché le cose non girano secondo i tuoi desideri.

Vuoi qualcosa, e non ce l'hai. Forse è un lavoro più soddisfacente (o più semplicemente un lavoro e basta). Una relazione più stabile, o più felice (o più semplicemente una relazione e basta). Un corpo più bello, più in forma, più magro (o più raramente più grasso). Oppure più soldi per soddisfare i tuoi desideri o il bisogno di sicurezza.

Certe volte ti fissi su uno di questi aspetti, e scordi tutto il resto.
Cominci a dare per scontato quello che già c'è, e la tua attenzione si rivolge in modo ossessivo a quello che ti manca, a quello che non funziona, a quell'obiettivo importantissimo che vuoi raggiungere a tutti i costi e che invece continua a sfuggirti.

Quando le cose stanno così è possibile che tu stia facendo uno di questi due errori (o anche tutti e due):

  • Stai prestando attenzione una sola area della tua vita a discapito delle altre.
  • Stai dando per scontate troppe cose e dimentichi di essere grato per quello che hai.

La ruota della vita (versione My Way)

C'è un esercizio piuttosto conosciuto che puoi trovare facilmente sui vari siti dedicati alla crescita personale. Si tratta di uno dei cavalli di battaglia di Antony Robbins, probabilmente il life coach più famoso al mondo.
L'esercizio si chiama la ruota della vita e serve a ottenere una fotografia il più possibile chiara dell'andamento della tua vita nei diversi settori che la compongono.




Pensa alla tua vita come se fosse un cerchio suddiviso in spicchi, come quelli dell'immagine.
Ragiona un attimo su ogni spicchio e domandati quanto sei soddisfatto, da 0 a 10 di quella specifica area della tua vita.
Alla fine puoi colorare ogni spicchio in base al voto che ti sei dato. Per esempio se sei soddisfatto al massimo della tua salute colora lo spicchio corrispondente per intero. Se hai dato all'area delle relazioni il voto pari a 5, dovrai colorare lo spicchio solo a metà. E così via.

L'immagine che ottieni alla fine rappresenta la forma della tua ruota della vita. Se i vari aspetti che la compongono sono in equilibrio, avrai una ruota bella rotonda, e quindi funzionante. Se invece ti ritrovi con una ruota tutta ammaccata da una parte o dall'altra, significa che alcuni ambiti della tua vita (quelli ammaccati appunto) hanno particolare bisogno della tua attenzione.

Il passaggio successivo dovrebbe essere quello di agire in modo da migliorare gli aspetti più deboli della tua vita, quelli che ti rendono insoddisfatto.

Prendi per esempio una persona molto dedita al lavoro e alla carriera. Ha avuto successo, è soddisfatta di quello che ha ottenuto, ma si rende conto di avere trascurato un po' la famiglia. O di non essere stato abbastanza attento alle esigenze del corpo e della salute. Potrebbe decidere di mollare un po' sul lavoro per recuperare tempo ed energie da dedicare alla famiglia, o alla salute.
Oppure un'altra persona, spesso una donna, che ha dato molto alla famiglia, ha cresciuto dei figli, ha supportato il marito nella carriera (è la moglie di tipo di prima). Ecco che a un certo punto però si sente scontenta, capisce di avere sacrificato passioni e interessi e ora vuole aggiustare un po' il tiro migliorando nell'area del lavoro o del tempo per se stessa.

Questo è il senso dell'esercizio, così come viene tradizionalmente proposto.
Io l'ho fatto e ne ho tratto le mie considerazioni, che forse si allontanano un po' dall'idea originale.

Ecco cosa ho imparato io dalla ruota della mia vita

1. Il giudizio è soggettivo

Il voto che mi sento di dare a ognuno degli ambiti della mia vita è per forza di cosa soggettivo. Dipende dall'importanza che attribuisco a ogni spicchio, dalle mie aspettative e da come percepisco la mia condizione attuale. Dipende, in ultima istanza, dai miei valori.
Un esempio?
Nella mia ruota della vita alla voce "finanze" ho dato un voto alto. Eppure io non sono ricca, e nemmeno benestante. È che ho sempre dato un'importanza abbastanza relativa al denaro. Il mio stile di vita non è esigente e quando vedo che posso risparmiare qualcosina del mio stipendio, mi sento già soddisfatta.
Molto probabilmente una persona con aspettative più elevate dalle mie, nella mia stessa situazione finanziaria, potrebbe darsi come voto un 4 o un 5. Qualcun altro, per esempio con un passato di povertà, potrebbe dare addirittura un 10. Insomma dipende sempre dai tuoi valori e dalle tue aspettative. Non è mai un giudizio obiettivo.

2. Non è tutto o bianco o nero

La cosa più importante che ho imparato facendo l'esercizio è che la vita è fatta di tante cose. E difficilmente queste cose vanno tutte malissimo (o benissimo) nello stesso tempo. Guardare la propria vita in questo modo aiuta a valutare la nostra situazione con equilibrio.
Per esempio, nella mia ruota, il lavoro ha un voto basso. Non sono soddisfatta di quello che faccio, per un sacco di motivi. Questo spesso mi ha fatto sentire molto scontenta, una vera e propria fallita. Se guardo la mia ruota però mi rendo conto che sono diversi gli aspetti della mia vita di cui sono contenta. Uno spicchio che va male, non può e non deve togliere forza e importanza a quelli che vanno bene.

3. Non è sempre positivo fissarsi sullo spicchio ammaccato

Non è detto che focalizzarsi sull'aspetto critico sia sempre una buona idea. Non lo è, per esempio, se già da molto tempo la tua attenzione e le tue energie sono focalizzate lì, eppure non riesci a ottenere quello che vuoi.
Se ti sei un po' fissato sul tuo spicchio debole e malgrado i tuoi sforzi non ottieni risultati, dovresti prendere in considerazione l'idea di lasciare andare e dirigere la tua attenzione altrove. Questo non significa mollare, o rinunciare. Ma solo andare a pescare nuova linfa e nuove energie altrove.
Mi rendo conto che questo terzo punto può suscitare qualche perplessità, ma prova a seguire il seguito dell'articolo e vediamo se sono abbastanza convincente :)

Energia, fiducia e novità

Per risolvere i problemi, per ottenere dei miglioramenti, per trovare strategie efficaci per raggiungere dei risultati, serve energia. Qualunque sia la tua area critica - il lavoro, i rapporti di coppia, la forma fisica - per occupartene nel modo giusto devi stare bene. Avere forze, essere lucido, affrontare le situazioni con un pizzico di ottimismo e di fiducia.
E da dove prendi l'energia, la fiducia, l'ottimismo?
Dagli spicchi della tua vita che funzionano meglio.
O anche da quei settori che magari hai completamente trascurato perché non ti è mai venuto in mente che potevano essere importanti.

Ecco quindi che secondo me, se la tua ruota è un po' ammaccata e malgrado il tuo impegno non riesci a raddrizzarla, puoi provare a fare due cose:

1. Non trascurare i tuoi settori forti, non darli per scontati. Coltiva la gratitudine per tutto quello che ti rende felice. E attingi da lì, a piene mani, energia e fiducia da riversare negli aspetti critici. Molla per un po' la tua bestia nera, quel preciso aspetto della tua vita che ti rende scontento. Anche perché se ti dedichi per troppo tempo a raggiungere obiettivi nello stesso settore della tua vita, prima o poi, anche i settori che adesso ti sembra vadano bene, potrebbero risentirne.

2. Cerca di capire se per caso non c'è qualche aspetto che stai trascurando per il semplice fatto che non gli dai importanza. Per esempio, non hai mai pensato a risparmiare perché quello che guadagni, poco o molto che sia, preferisci spenderlo e goderti la vita. Prova per un mese a registrare le tue spese, fai qualche piccola rinuncia e valuta quanto riesci a mettere da parte. Potresti scoprire che risparmiare ti fa sentire più sicuro e più capace di controllare la tua vita.
Oppure forse non hai preso mai in considerazione l'aspetto della condivisione. Prova a fare qualcosa per gli altri, e vedi come questo ti fa sentire. Potresti scoprire gioie inaspettate.

Tutto questo ovviamente non significa trascurare gli aspetti critici della nostra vita, non agire, rassegnarsi, o accontentarsi. Significa invece cercare uno sviluppo equilibrato, per impedire che lo spicchio debole, la fonte del nostro scontento e della nostra insoddisfazione, si trasformi in un buco nero in cui finiscono per collassare tutti gli altri spicchi.