Ecco la seconda parte dell'articolo sulle cinque regole per andare incontro ai nostri obiettivi.
Se non hai ancora letto la prima questo è il link: Ripartire alla grande - prima parte

Si diceva che settembre è un ottimo mese per fissare nuovi obiettivi e partire con il piede giusto per cercare di raggiungerli, senza mollare la spugna come al solito dopo poche settimane.
Le regole di cui sto parlando qui (e nell'articolo della scorsa settimana) le sto seguendo da diversi mesi e mi accorgo che, finalmente, sto diventando molto più costante e determinata di quanto non sia mai stata in passato.
Quindi per me sta funzionando, e spero che anche per te ci sia qualcosa, in questi due articoli, di utile a positivo per i tuoi obiettivi.


4. Non farsi prendere all'amo

L'altro giorno su facebook ho visto un buffo annuncio: diventa la persona che desideri in 25 minuti.
Accidenti, mi sono detta, un obiettivo - anzi un'aspirazione - così elevata e definitiva in una mezz'oretta scarsa?
Non so a cosa fosse riferito l'annuncio, non ho cliccato.
Magari era qualcosa di bello e utile, non discuto, ma di certo non può mantenere quello che promette.

Quando ci sono obiettivi e desideri comuni tra molte persone allora si crea un mercato. C'è una domanda (tante persone che vogliono raggiungere certi risultati) e quindi c'è un offerta, qualcuno che vende quello che altri cercano.
Il miglioramento personale, il successo, il bisogno di allentare lo stress, la ricchezza economica, l'affermazione professionale, la salute e la bellezza, sono obiettivi, bisogni, ambizioni di tante persone. E attorno ci gira un bel mercato.

Il fatto che ci sia un mercato di queste cose non è negativo di per sè. Il problema nasce quando, proprio perché si tratta di bisogni molto diffusi e sentiti, spuntano i soliti venditori di fumo.
Qualcuno pronto a venderti una soluzione facile e veloce... che con buona probabilità non funziona affatto.

C'è la dieta miracolosa, il metodo garantito e senza rischi per far soldi con il trading on line, la legge che realizza tutti i tuoi desideri, la crema che ti pialla le rughe, l'integratore per farti i muscoli di un lottatore, il sistema infallibile per vincere al lotto, e via dicendo.

Ogni volta che incontriamo questi venditori di fumo una piccola parte di noi sospira e dice: eh chissà, fosse vero... quasi quasi ci provo.
Fa parte della natura umana sperare in soluzioni facili e a portata di mano, una bella scorciatoia che porti dritto all'obiettivo.

Se ci fai caso per venderti queste soluzioni fuffa vengono utilizzati sempre gli stessi strumenti di marketing:

  • soluzioni facili e veloci che richiedono da parte tua un impegno minimo
  • testimonial che prima erano brutti, grassi, poveri, infelici e sfigatissimi e poi si sono trasformati magicamente in superman e wonderwoman
  • segreti, conoscenze nascoste che improvvisamente vengono rivelate (se paghi)

Se nel cammino per realizzare i tuoi legittimi desideri trovi qualche offerta del genere collega un attimo il cervello prima di farti allettare da queste promesse. Cambia subito strada, o almeno approfondisci. Informati, cerca di capire chi ti sta vendendo cosa, cerca recensioni su internet, chiedi un parere a chi è più esperto di te. Gli strumenti ci sono. Non fare il pollo.

5. Godersi il viaggio

A proposito di soluzioni miracolose, avrai sentito parlare credo della legge di attrazione. Quel metodo per realizzare, guarda un po', tutti i nostri desideri.
In breve - e banalizzando un po' - consiste nell'immaginare di avere già raggiunto il nostro obiettivo, disporsi quindi con uno stato d'animo ottimista ad attendere serenamente i risultati. Non c'è bisogno di fare molto. Basta desiderare, tenere la mente e l'animo aperti e recettivi, e abbandonarsi alle leggi dell'universo.

Per quanto mi riguarda la legge di attrazione fa parte delle soluzioni fuffa (vedi il punto 4).
Però - sempre secondo me - non sono proprio tutte scemenze. Nascoste tra le pieghe di The Secret (e compagnia bella), confezionate in modo estremamente superficiale e inutile, ci sono alcune piccole perle di saggezza.

Una di queste è l'idea di lasciare andare.
Secondo la legge di attrazione infatti, dopo avere espresso un desiderio, bisogna lasciarlo andare, dimenticarsene, aspettando con fiducia che si realizzi.
Non è un'idea nuova, anzi direi che proviene da una tradizione di saggezza millenaria.

Ma in che modo lasciare andare ci può essere utile per i nostri obiettivi?

Lasciare andare vuol dire in questo caso non stare concentrati sul risultato.
Avere definito un obiettivo significa che abbiamo fissato una meta.
Per raggiungerla abbiamo stabilito di fare una serie di azioni. Spesso, come si è detto, si tratta di acquisire nuove abitudini quotidiane.
Ora che sei partito diventa utile distaccarsi un po' dalla meta e concentrarsi sul qui e ora, senza aspettarsi risultati immediati.
Se ti fissi sul risultato che vuoi ottenere significa che ti stai focalizzando sul futuro. E il futuro è per definizione sempre incerto. Non è immediatamente accessibile.
L'unico ambito in cui puoi davvero intervenire è il presente.

Adesso che metti le scarpe, esci e vai a correre, un passo dietro l'altro. Che ti alzi dal divano e vai in cucina a preparare il tuo pranzo come si deve. Che accendi il computer, togli di mezzo le distrazioni, e scrivi, una parola dietro l'altra. Che apri quel manuale di ottocento pagine e ti concentri sulla prima.

Imparare a stare nel presente, un giorno dopo l'altro, riduce l'ansia, i dubbi, la paura del fallimento.
Più l'obiettivo è ambizioso e lontano nel tempo, più aumentano i margini di incertezza, più c'è il rischio di perdersi. L'attenzione allora va riportata al presente, al fluire del quotidiano. In quel quotidiano in cui tu hai deciso di inserire alcune piccole azioni che un passo dietro l'altro potrebbero portati a raggiungere il tuo obiettivo.

Se ti fissi solo sul risultato vedi solo i sacrifici e sposti il piacere e la soddisfazione sempre nel futuro. Prima o poi ti stanchi e lasci perdere. La disciplina, da sola, non basta. I compiti che stai svolgendo dovrebbero avere, in fondo, un valore in sè.

Se vai a correre pensando ogni secondo a quante calorie stai bruciando, presto o tardi ti stancherai. Se invece ti godi quello che stai facendo, ti concentri sul respiro e sul cuore che batte a ogni passo, osservi la natura attorno a te, le persone che incontri, gli odori del parco e il rumore della ghiaia sotto i piedi... ecco che avrai sicuramente più possibilità di trovare quella costanza di cui hai bisogno per non smettere dopo tre tentativi.

Sì certo, non tutto è piacevole. Non hai voglia di andare a preparare una cena salutare e gustosa, perché si sta molto meglio sul divano a giocare con l'ipad (tanto poi basta scongelare una pizza). Se invece con calma e pazienza ti alzi, magari scopri che anche affettare una zucchina, mettere la cipolla a soffriggere, buttare il riso nell'acqua che bolle, sono piccole azioni che danno piacere, se fatte con amorevole cura e attenzione.

Una piccola nota finale.

Tempo fa ho condiviso qui sul blog le buone abitudini che stavo cercando di acquisire. Ora mi fa piacere condividere il punto della situazione. È un modo per prendere pubblicamente un impegno e mantenerlo nel tempo.

Questa la situazione riguardo gli impegni che ho preso con me stessa da marzo a oggi.

Tenere un diario personale: continuo a farlo. Non tutti i giorni, ma è un appuntamento al quale manco raramente. E resto convinta che sia uno strumento di crescita personale davvero impagabile.

Meditare: l'ho fatto per qualche mese, poi ho smesso. Ho studiato e ho acquisito altre conoscenze sulla mindfulness ma ammetto che la mia pratica è stata decisamente poco consistente.

Leggere in inglese: leggo ogni giorno almeno un paio di articoli di blog. E ho letto per intero due libri (cosa che fino a qualche mese fa per me era impensabile). L'obiettivo al momento è quello di riuscire a leggere in inglese a una velocità ragionevole e senza affaticarmi troppo. Non ancora raggiunto, ma c'è stato un deciso miglioramento.

A queste buone abitudini ne ho aggiunte altre. Da un mese ho cambiato in meglio la mia alimentazione. Vuol dire che al mattino mi alzo almeno 10 minuti prima per preparare una colazione come si deve, e ogni sera cucino il pranzo per il giorno dopo (per evitare la mensa aziendale). Non starò qui a spiegare esattamente qual è l'obiettivo, che comunque riguarda la mia salute ed è molto importante.
Infine, ma qui non ho ancora cominciato, il corso di yoga che partirà lunedì. Questo lo faccio per migliorare il benessere psico-fisico e per tenere a bada l'ansia che tuttora ogni tanto mi crea qualche problema. Non so voi, ma io ho avuto spesso difficoltà a seguire corsi vari (di ginnastica, di lingue, di tutto). Ma questo lo voglio portare fino in fondo, e mi prendo l'impegno anche qui, sul blog.

Riassumendo le 5 regole:

  1. definire obiettivi che siano allineati con i miei valori autentici (e scoprire quali sono, se ancora ho dei dubbi);
  • agire subito, senza trovare scuse e balle varie per rimandare a domani
  • mantenersi costanti giorno dopo giorno e fare appello alla mia auto-disciplina per andare avanti anche nei momenti no
  • non cercare scorciatoie e non farmi prendere all'amo dai venditori di fumo
  • stare sempre focalizzata sul qui ed ora svolgendo con cura e piacere i compiti quotidiani che mi sono assegnata per migliorare.

(L'immagine è di John O'Nolan via Flickr)