Lunedì è stata una meravigliosa giornata di sole. Di quelle che in pieno inverno ti fanno gridare al miracolo.
Una cosa che mi secca particolarmente in una giornata così è avere le finestre sporche. Se fossero pulite entrerebbe molta più luce in casa e la mattinata sarebbe ancora più promettente e scintillante.
Manuale di pulizie di un monaco buddhista. Spazziamo via la polvere e le nubi dell'anima. di Keisuke Matsumoto.
Le finestre pulite, dice Keisuke Matsumoto, favoriscono la giusta visione. Attraverso un vetro pulito possiamo osservare fuori senza percepire alcun filtro tra noi e il mondo esterno. E questo ci avvicina alla verità delle cose e ci aiuta ad accettarle per quello che sono.
I monaci buddhisti sono molto attenti alla pulizia del tempio. Lavano i pavimenti tutti i giorni, tirano a lucido bagni e cucine, curano alla perfezione giardini e terrazze.
Il senso di questo libro però non è di certo spingerci a diventare dei maniaci delle pulizie. Piuttosto è un invito a rinnovare l'atteggiamento con cui affrontiamo il lavoro domestico. Un faticoso dovere ma anche un'occasione per riconnettersi con se stessi e con la natura.
Alla fine della lettura ti viene voglia di alzarti dal divano, prendere straccio e scopa e togliere finalmente le ragnatele dal soffitto e dalla tua anima.
Il libro è illustrato con dei piccoli disegni a tratto davvero graziosi e in stile minimale, in perfetta armonia con il clima di serena accettazione e semplicità che pervade tutte le pagine di questo manuale.
Da questa lettura mi sono portata a casa 15 consigli utili per avere cura in modo amorevole di noi stessi e di ciò che ci circonda: dalla casa, agli oggetti, al pianeta intero.
1. Indossa abiti comodi e facili da lavare. Per fare le pulizie i monaci utilizzano un abito da lavoro tradizionale, il samue, si coprono la testa con un asciugamano tradizionale, il tengui, e indossano i loro sandali infradito. Una tuta da ginnastica morbida per me è l'ideale :)
2. Scegli strumenti da lavoro semplici e robusti. A quanto pare le pulizie nel tempio si fanno alla vecchia maniera, con scopa, paletta, secchio e piumino per la polvere. Nulla ci vieta di avere un paio di elettrodomestici a darci una mano, ma non abbiamo sempre bisogno dell'ultimo ritrovato della tecnologia. Anzi, quanti aggeggi acquistati per pulire finiscono abbandonati nello sgabuzzino? Lo stesso per quanto riguarda i detersivi: non c'è bisogno di stipare l'armadietto con decine di flaconi diversi spesso pieni di sostanze non proprio benefiche per la nostra salute e per l'ambiente. Acqua calda, bicarbonato di sodio e aceto possono fare molto.
3. Rispetta le cose che ti circondano. In ogni singolo oggetto è contenuto lo sforzo impiegato da chi lo ha costruito nonché tutta la sua anima. Materie prime, tecnologia, lavoro, sudore, invenzioni, storia. Tutto questo è racchiuso anche negli oggetti di uso più comune. Rendersene conto è un esercizio di consapevolezza. Siate grati alle cose che vi sono state utili - dice Matsumoto - e quando non ne avete più bisogno fatele risplendere di nuova luce donandole a chi ne può fare buon uso.
4. Spalanca le finestre e cambia l'aria in tutte le stanze almeno una volta al giorno. Siamo troppo abituati a stare sigillati dentro case e uffici climatizzati per mantenere la temperatura ideale. Aprire le finestre e respirare l'aria dell'esterno - anche quando è troppo fredda o troppo calda - ci aiuta a entrare in comunicazione con lo spirito delle stagioni. Quelle stagioni che in città siamo abituati a percepire di meno, eppure ci sono e si portano dietro ogni anno i loro meravigliosi cambiamenti.
5. Fare gioco di squadra. I monaci del tempio sono abituati a distribuirsi i compiti e darsi il cambio in modo che tutti facciano tutto. In questo modo ognuno può agire imparando a dare il giusto valore a quello che gli altri fanno per noi ogni giorno. Non sarebbe male applicare lo stesso principio anche in famiglia.
6. Dedica particolare attenzione al bagno e alla cucina perché sono luoghi in cui circola l'acqua. L'acqua è il principio della vita: dobbiamo vivere come se fossimo acqua, in maniera limpida e fluida. Dove è presente l'acqua c'è un sentiero da seguire.
7. Occupati del bucato a seconda di quello che c'è da fare: lavare, stendere, stirare, piegare e mettere via. Se non lo fai tutti i giorni (o quasi) presto ti ritroverai con troppa roba ammassata e sarà difficile smaltirla. E quando stiri fallo come se stessi eliminando le grinze dal tuo cuore.
8. Fai il cambio di stagione dei vestiti. A fine stagione, in segno di riconoscimento, gli abiti che ci hanno accompagnato e supportato vanno lavati (o portati in lavanderia) e poi riposti con cura per poterli ritrovare in ordine quando ce ne sarà nuovamente bisogno. Grazie a questa attività possiamo percepire lo scorrere del tempo e il ciclo delle stagioni che si rinnova ogni anno.
9. Maneggia piatti e bicchieri con estrema cura facendo attenzione a non farli cadere. I monaci tengono sempre con due mani le loro scodelle. Un gesto funzionale ed elegante allo stesso tempo. Sono i nostri comportamenti a rivelare la capacità di fronteggiare gli eventi; bisogna dare il massimo anche nei piccoli gesti di tutti i giorni.
10. Prima di buttare una cosa vecchia o rotta pensa se non puoi aggiustarla o riutilizzarla. Diamo importanza a ciò che abbiamo piuttosto che inseguire sempre cose nuove. Se siamo capaci di rammendare qualcosa di scucito, saremo anche in grado di ricucire rapporti umani.
11. Quando lavi i pavimenti presta attenzione a ciò che stai facendo e lasciati assorbire dal qui e ora. L'attaccamento al passato e l'inquietudine per il futuro sono pensieri che si addensano nella mente e di conseguenza l'anima finisce con l'allontanarsi dal presente. Per questo i monaci impiegano tanto vigore e attenzione nel pulire i pavimenti, pratica che si concentra sul qui e ora.
12. Non dimenticare di pulire le lampade: servirà per accendere la luce della nostra anima.
13. Quando entri in casa togli le scarpe e mettile al loro posto. Dimenticarsene, e lasciare le scarpe in giro, è segno che lo spirito si sta allontanando dal qui e ora.
14. Pulisci le zanzariere delle finestre. Pensa alla tua casa come a un organismo che respira. Se l'aria passa dai fori ostruiti di una zanzariera sporca, la tua casa non potrà respirare bene. La respirazione è importante: ci mantiene in vita attraverso un continuo interscambio tra ciò che è esterno al nostro corpo e ciò che è interno.
15. Tieni pulito il vialetto di ingresso alla tua casa (se ce l'hai) o il pianerottolo. Questi sono i luoghi in cui ci si saluta quando si esce e quando si entra. Tieni sempre in ordine i pianerottolo, e magari arredalo con una bella pianta. Ti sentirai più in armonia con i tuoi vicini.
P.S. Appena finisco di scrivere questo articolo vado a lavare una finestra, almeno una...
L'autore
Keisuke Matsumoto è un giovane bonzo del tempio di Komyoji di Tokyo. È laureato in letteratura, ha una moglie, un figlio, e un blog (in giapponese). In Italia sono stati pubblicati, sempre da Vallardi, altri due suoi libri: Manuale di un monaco buddhista per liberarsi dal rumore del mondo e Manuale di un monaco buddhista per sconfiggere la paura degli altri.
La citazione
Cosa sono le pulizie? Sin dai tempi antichi i giapponesi hanno considerato le pulizie qualcosa di più che una semplice e rozza mansione. In Giappone, nelle scuole elementari e medie, sono gli scolari a occuparsi della pulizia dei locali, cosa che, all'estero, non accade assolutamente. Ciò si verifica perché nel nostro paese fare le pulizie è un concetto che non si riferisce semplicemente a togliere lo sporco dalle superfici, ma è in stretta relazione con lo spazzar via le nubi che oscurano la nostra anima.
Manuale di pulizie di un monaco buddhista di Keisuke Matsumoto
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