Se ti senti spesso un pesce fuori dall'acqua.
Se capisci perfettamente il significato dell'espressione: sentirsi soli in mezzo alla folla.
Se qualche volta ti hanno detto che sembri snob e scostante, e sei caduto dalle nuvole perché non ti senti affatto così.
Allora è possibile che tu abbia una personalità introversa.
Il che non è necessarimente un male, anzi.
Però, diciamocelo, essere introversi significa essere in minoranza. Vivere in un mondo costruito dagli estroversi per gli estroversi.
Quindi un po' di attenzione e delicatezza a questo aspetto della nostra personalità non può che farci bene. Almeno per esserne consapevoli e per smettere di sentirci continuamente inadeguati.
In giro per il web, soprattutto in lingua inglese, si fa un gran parlare di questi argomenti. Sono usciti negli ultimi anni diversi libri, tra cui il più famoso è Quiet. Il potere degli introversi in un mondo che non sa smettere di parlare di Susan Cain, attorno al quale è nato un vero movimento pro-introversi.
Impazzano articoli del tipo "23 indizi che sei segretamente un introverso" (perché poi, segretamente?), oppure "10 cose da non fare mai a un introverso". Ci sono blog e gruppi facebook interamente dedicati, infografiche e fumetti più o meno divertenti e perfino le magliette.
Anche uno psichiatra italiano, Luigi Anepeta, si è occupato a lungo del tema dell'introversione, al quale ha dedicato un ottimo saggio: Timido, docile, ardente. Manuale per capire e accettare valori e limiti dell'introversione (propria e altrui).
Ho letto questo libro durante lo scorso fine settimana e, giuro, non ho fatto altro che pensare: ma questo signore qui come cavolo fa a sapere tutte queste cose della mia vita?
Vi assicuro, un'esperienza piuttosto inquietante.
Ma a parte questa nota personale, cosa significa essere introversi?
Introversi ed estroversi: le definizioni
Il primo a parlare di introversione ed estroversione come aspetti caratteristici della personalità umana è stato Carl Gustav Jung, in un libro dal titolo "Tipi psicologi", nel 1921.
Sono estroverse le persone che tendono a privilegiare il mondo esterno con il quale hanno bisogno di mantenere un continuo contatto. Al contrario il tipo introverso è più attratto dal mondo interno: la sua attenzione è spesso rivolta al flusso di pensieri, emozioni e fantasie della vita interiore.
Da questa definizione di base discendono le caratteristiche che differenziano le persone estroverse da quelle introverse.
Una delle più importanti riguarda l'energia. Gli estroversi tendenzialmente si caricano di energia nel rapporto con gli altri. Agli introversi accade il contrario: tendono a cedere energia nelle situazioni di socialità, e quindi hanno bisogno spesso di stare soli, per ricaricare le pile.
Da questo dipendono molte delle stranezze degli introversi: tipo che possono preferire passare il sabato sera a casa con un buon libro piuttosto che andare fuori a cena con venti persone ;)
Dal punto di vista di una persona introversa questa non è affatto una stranezza. Ma a un estroverso - per il quale passare il sabato sera da solo in casa è una delle peggiori torture immaginabili - può sembrare una scelta curiosa e suscitare anche un po' di sospetto.
Tipica espressione di un introverso quando viene disturbato mentre sta ricaricando le pile
16 indizi che potresti essere introverso
Le persone introverse hanno alcuni tratti in comune, che discendono dalla loro modalità di rapportarsi al mondo e alle altre persone.
Ecco un elenco, di certo non completo, di possibili segnali di introversione.
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Ami i passatempo solitari, come leggere, scrivere, guardare la tua serie tv preferita. Hai bisogno di questi momenti di solitudine per riposare e recuperare energie.
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Se puoi scegliere tra mandare una e-mail e fare una telefonata, scegli senza dubbio la prima.
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Sei selettivo nei rapporti sociali, e quando entri in sintonia con qualcuno diventi molto intenso (forse qualcuno a questo proposito ti ha rimproverato che non sai rilassarti).
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Odi i luoghi affollati.
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Non vai alle feste per conoscere gente nuova, ma per stare in compagnia di quelli che già conosci (e ti sembra strano se i tuoi amici, al contrario, preferiscono sfruttare l'occasione per stringere rapporti con degli sconosciuti).
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Stai molto attento a non arrecare disturbo e a non infastidire gli altri. Ti aspetti fortemente che gli altri facciano altrettanto con te e resti stupito (e ti arrabbi) quando ti rendi conto che non è così.
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Sei scrupoloso e attento nel tuo lavoro, ma non sai fare networking e sei poco incline a ingraziarti le persone di potere. Per questo fai più fatica a ottenere riconoscimenti di carriera.
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Sei a tuo agio in gruppi di due o tre persone, ma tendi a isolarti in mezzo a compagnie più numerose.
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Non ami particolarmente le chiacchiere, ma potresti parlare per ore dei tuoi argomenti preferiti.
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Provi autentico piacere per il funzionamento della mente.
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A volte sembri un po' addormentato: in realtà è che sei continuamente rapito dalla tua vitalità interiore.
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Durante un meeting o un corso sei terrorizzato all'idea del fatidico giro di tavolo per le presentazioni.
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Puoi parlare in pubblico, e apparire anche sicuro di te, a patto di avere avuto abbastanza tempo per prepararti. Viceversa non potresti mai improvvisare e parlare a braccio.
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Hai uno spiccato senso della giustizia e ti senti profondamente colpito dalle ingiustizie, anche quando non ti toccano direttamente.
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I tempi morti non ti annoiano, anzi ne approfitti per ricaricarti.
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Pensi molto prima di agire e hai bisogno di diventare esperto di un dato argomento prima di buttarti a fare qualcosa.
Se ti sei riconosciuto in questi indizi forse troverai rassicurante sapere che non sei solo, non sei strano, non c'è nulla di sbagliato in te.
Puoi imparare, da introverso, a diventare sempre più consapevole di questi aspetti del tuo carattere e a sfruttare i tuoi punti di forza.
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